Il libro che si presenta è la storia di un politico per passione, Paolo Babbini vicesindaco di Bologna,
deputato e sottosegretario in quattro governi nazionali, che abbandona la politica come professione nel
1994 con lo scioglimento del PSI ma che continua a riflettere, appuntandole in quattro ponderosi
quaderni che si concludono nel 2015, le sue considerazioni su quanto lo circonda nella convinzione che
la politica debba essere “l’arte del governo della convivenza”.
Rileggere con spirito critico le vicende passate significa anche affrontare i nodi irrisolti che quei tempi
hanno lasciato in eredità e le nuove sfide che nel frattempo sono insorte. Non è un problema solo
italiano, ma, al di là delle diverse narrazioni nazionali, appare evidente che la scala dei problemi da
affrontare cresce di complessità, le interconnessioni si rafforzano, le forme culturali e gli stili di vita si
fanno sempre più eterogenei e tutto questo insiste sui fondamenti stessi della convivenza sociale. In
questo contesto è legittimo interrogarsi se le democrazie siano ancora in grado di soddisfare le esigenze
dei cittadini e se la politica sia capace di guardare al futuro, per salvaguardare e ricostruire i valori della
convivenza e della coesione sociale, coniugando insieme e di nuovo le libertà individuali e l’esercizio
della sovranità, condividendo una storia nazionale comune. ...